DEDUZIONE DELLA SECONDA CASA

Compra Casa a Palermo

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Debutta nella dichiarazione dei redditi di quest’anno la nuova deduzione sull’acquisto di un immobile da dare in locazione con canoni agevolati per un periodo di otto anni. L’agevolazione consente di detrarre dal reddito complessivo delle persone fisiche il 20% del costo sostenuto per l’acquisto o la costruzione di un’abitazione che verrà data in affitto.

Inteventi ammessi nell’agevolazione

La nuova agevolazione è stata introdotta dall’articolo 21 del decreto legge del 12 settembre 2014 e dovrà essere indicata nel rigo Rp32 del modello UNico 2015 PF. La norma prevede dal 1º gennaio 2014 al 31 dicembre 2017 sia possibili dedurre il 20% delle spese sostenute per:

  • Acquisto di immobili ad uso residenziale di nuova costruzione e rimasti invenduti al 12 novembre 2014
  • Acquisto di immobili oggetto di interventi di ristrutturazione edilizia o di restauro e di risanamento conservativo. Sono esclusi gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria
  • Costruzione di un immobile su aree edificabili già possedute dal contribuente stesso prima dell’inizio dei lavori o sulle quali sono già riconosciuti diritti edificatori. Tali spese devono essere attestate dall’impresa che esegue i lavori
  • Sono deducibili anche gli interessi passivi dipendenti da mutui contratti per l’acquisto delle unità immobiliari medesime

La legge di conversione del dl ha eliminato il vincolo che prevedeva che l’acquisto debba essere effettuato “da imprese di costruzione e da cooperative edilizie” e la ristrutturazione “da imprese di ristrutturazione immobiliari e da cooperative edilizie”. Tale vincolo è però riportato nel Modello Unico ed è valido solo per periodo dal 13 settembre 2014 all’11 novembre 2014.

Ripartizione della deduzione
La deduzione è ripartita in otto quote annuali di pari importo dal momento della stipula del contratto di locazione. Il limite massimo di spesa su cui calcolare la deduzione sono 300mila euro (deduzione massima di 60mila euro), anche nel caso di acquisto o di realizzazione di più immobili. La norma non chiarisce se il limite sia riferito a tutto il quadriennio agevolato, o solo al singolo acquisto.

La locazione dell’immobile
Entro sei mesi dall’acquisto o dalla fine dei lavori di costruzione, l’immobile deve essere destinato alla locazione per un periodo continuativo di almeno otto anni. Il canone non può superare i tre seguenti limiti
1) Essere superiore a quello indicato nella convenzione comunale stipulata ai fini del rilascio del permesso di costruire relativo agli interventi di edilizia abitativa convenzionata; 2) Non può essere superiore a quello previsto per i contratti a canone convenzionale o concordato: 3) Non può essere superiore a quello speciale stabilito per le unità abitative realizzate nei Comuni ad alta tensione abitativa.

notizia Idealista/news

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QUOTAZIONI IMMOBILIARI – OSSERVATORIO MERCATO IMMOBILIARE

Riferendomi Al VIDEO PUBBLICATO sul CANALE DELL’ “AGENZIA DELLE ENTRATE”. . . Vorrei chiedere: Come viene individuato il “vostro valore” MINIMO e MASSIMO? Secondo quale metodo di STIMA? . . . impossibile commentare il video! FURBACCHIONI ! !

IL METODO di STIMA PIU’ APPROSSIMATO e REALISTICO POSSIBILE GENERALMENTE, dico GENERALMENTE perchè non lo sarà per tutti, ma deve ESSERLO per GLI AGENTI IMMOBILIARI è La STIMA COMPARATIVA

ALTRO FATTORE ASSAI DETERMINATE per OTTENERE IL PIU’ PROBABILE VALORE DI MERCATO è INTERFACCIARE il RISULTATO DELLA “STIMA” con IL “BORSINO IMMOBILIARE”

  • OGGI più CHE MAI L’AGENTE IMMOBILIARE è CAPACE DI DARE VALUTAZIONI CON MARGINI DI ERRORE PRATICAMENTE AZZERATI

info:  gambino@frimmpalermo.it

AGENZIA ENTRATE PALERMO

AGENZIA ENTRATE PALERMO

Sono disponibili sul sito dell’Agenzia delle Entrate le quotazioni immobiliari Omi relative al II semestre del 2014. Consultando i valori delle varie tipologie è possibile scoprire se il prezzo della tua casa da vendere o affittare è in linea con il mercato.

  • RICERCA TESTUALE SU MAPPA

Le quotazioni possono essere consultate in base al semestre, alla Provincia, al Comune, alla zona e alla destinazione d’uso, sia attraverso la ricerca testuale che tramite la navigazione su mappa, utilizzando il servizio Geopoi, che sovrappone la cartografia alle cosiddette zone omogenee omi. Cliccando sulla zona desiderata, si potranno conoscere il valore minimo e il valore massimo al metro quadro delle diverse tipologie edilizie: residenziale, commerciale, terziaria o produttiva

  • PER SMARTPH o TABLET

Per chi naviga con smarthphone o tablet c’è infine il servizio Omi Mobile: l’applicazione raggiungibile digitando sul proprio browser l’indirizzo http://m.geopoi.it/php/mobileOMI/index.php.

L’Agenzia delle Entrate mette a disposizione un utile video tutorial come guida alla consultazione dei valori.

QUESTO E’ IL VIDEO TUTORIAL: https://youtu.be/M68QfGJshYs

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UFFICIO VENDITE NUOVE COSTRUZIONI

PIRAINETO

VILLE BIFAMILIARI e TRIFAMILIARI

LOCALITA’ PIRAINETO / POZZILLO

USCITA A29 AEREOPORTO MARINA di CINISI

nuove ville carini

OTTIME RIFINITURE – materiali scelti e di prima qualità

Villagrazia2_0

Villagrazia4_0 (1) frimm bifamiliari o indipendente villagrazia carini

infissi esterni in alluminio con persiana e vetrocamera

Per le ringhiere dei balconi saranno utilizzati colonne portanti, collegamenti per le colonne, corrimano e borchie decorative in ferro pieno.

sarà fornito e realizzato il pergolato, come da foto dall’elaborato progettuale

i muretti perimetrali del lotto, in conglomerato cementizio con rivestimento in pitra squadrata, saranno realizzati sino ad una altezza di cm80 con sovrastante ringhiera in ferro dell’altezza di cm140, mentre i muretti interni al comparto verranno rifiniti con intonaco.

ogni immobile sarà dotato di un recipiente ad uso potabile da 6000lt interrato fornito di impianto di pressurizzazione inserito nell’apposito vano munito di sportello

realizzazione di impianto fotovoltaico

nessuna spesa extra prevista – formula chiavi in mano!

  • UFFICIO VENDITE: email to: gambino@frimmpalermo.it

DARE IMPORTANZA e VALORE all’IMMOBILIARE

Agente-Immobiliare

  • La fiducia è il solo rimedio alla paura che ha irrigidito il mercato immobiliare italiano.

Per recuperarla e di conseguenza mettere in moto la ripresa sono necessari due elementi fondamentali: la trasparenza e l’informazione. Ne è convinto Angelo Donato Berloco, presidente di E-Valuations – Istituto di estimo e valutazioni, che in occasione di un seminario organizzato a Roma ha spiegato, con il contributo degli ospiti presenti, perché la valutazione immobiliare è così importante.

  • La valutazione immobiliare

Ma facciamo un passo indietro e capiamo meglio che cos’è la valutazione immobiliare. Il valutatore immobiliare è colui che ha il compito di determinare un elemento patrimoniale dell’immobile, di sovente il valore di mercato. I risultati dell’attività del valutatore vengono poi riportati nella perizia di stima, che costituisce il cuore della valutazione immobiliare. Con il tempo, un’attenta e precisa attività di valutazione immobiliare è divenuta sempre più importante. Trasparenza, qualità e professionalità sono diventati elementi imprescindibili. A tutto ciò si aggiunge una necessaria armonizzazione delle metodologie e delle procedure di stima a livello europeo.

In occasione del seminario “La valutazione immobiliare strumento decisivo per la ripresa del mercato”, il presidente di E-Valuations ha posto l’accento sulla complessità del mercato immobiliare, costituito da molteplici attori e su quanto, in tale contesto, sia importante il ruolo del valutatore. “Si tratta di una rete sempre più complessa – ha spiegato Berloco – che ha un tessuto connettivo univoco rappresentato dalla valutazione”. Una valutazione che è scientifica, basata sull’analisi dei dati e riferita a standard riconosciuti.

  • Un linguaggio unico per i valutatori

Ma, come sempre, non è tutto oro quel che luccica. A tal proposito, secondo quanto spiegato da Chris Thorne, Technical Director Ivsc, che ha illustrato il ruolo degli International valuation standard nel mercato internazionale e le conseguenze nei mercati nazionali, le valutazioni spesso non sono coerenti, si presentano fragmentate, anche in base ai mercati di riferimento. Questo comporta una ricaduta sul mercato finanziario. Diventa, dunque, importante cercare di uniformare le voci dei diversi valutatori. In poche parole, creare un’unica lingua che i valutatori devono saper parlare.

  • La valutazione e le vendite all’asta

La valutazione degli immobili è molto importante anche nelle vendite all’asta. A tal proposito, Daniele Tarricone, Chief Business Strategies Officer di UniCredit Credit Management Immobiliare, ha sottolineato la necessità di dati molto precisi. “Non sono sufficienti le valutazioni del tribunale – ha spiegato Tarricone –, un investitore che vuole approcciare il mercato delle aste in modo fattivo ha bisogno di valutazioni puntuali”. Della necessità di avere a disposizione rapporti di valutazione ha parlato anche Silvano Moggi, responsabile ufficio gestione tecnica beni e garanzie di Mediocredito italiano, il quale ha detto: “La trasparenza delle valutazioni in fase di acquisizione dell’immobile è molto importante per le banche”.

  • Uni 11558

Nel corso del convegno è stato poi posto l’accento sulla norma Uni 11558 relativa ai valutatori immobiliari. Una norma intitolata “Valutatore immobiliare. Requisiti di conoscenza, abilità e competenza” e che definisce i requisiti di conoscenza, abilità e competenza del valutatore immobiliare allo scopo di meglio determinare il valore degli immobili.

  • I requisiti del valutatore immobiliare

Ma quali sono i requisiti che deve possedere un valutatore immobiliare? Deve aver maturato un’esperienza nel settore di almeno tre anni, deve possedere conoscenze in estimo, principi di economia e mercati immobiliari, sistema catastale, certificazione ambientale e, più in generale, competenze in diritto urbanistico, fiscalità immobiliare, matematica finanziaria, statistica, scienza e tecnica delle costruzioni. Il valutatore, inoltre, deve possedere le competenze necessarie a effettuare la valutazione in modo appropriato, sia nella tecnica di rilevazione dei dati e nell’applicazione dei procedimenti di stima, sia nell’audit immobiliare e nel riesame dei rapporti di valutazione.

  • Chi sono i valutatori immobiliari

A livello nazionale, i valutatori immobiliari possono essere professionisti iscritti ad albi o registri (architetti, ingegneri, geometri, periti industriali, agronomi), società di valutazione immobiliare, agenti immobiliari, periti esperti iscritti presso le Camere di Commercio, studi associati di professionisti.

  • Il difficile e importante ruolo del valutatore

Quella del valutatore immobiliare, però, non è un’attività semplice. Mirko Baldini, amministratore delegato di Cbre Valuation spa, ha spiegato che la velocità con la quale il mercato si sta muovendo sta rendendo ancora più difficile l’attività del valutatore. Alberto Zanni, di Confabitare, ha posto l’accento su un altro aspetto e ha affermato che il mercato immobiliare è in difficoltà, non solo a causa della crisi economica che lo ha intaccato, ma anche perché non vengono applicati gli strumenti che potrebbero rilanciarlo, tra cui – per l’appunto – le valutazioni.

  • La formazione universitaria

Del ruolo trainante e decisivo delle valutazioni immobiliari ha parlato anche Saverio Miccoli, ordinario di Estimo all’Università La Sapienza, che però ha messo in evidenza anche quanto la formazione universitaria sia limitata e quanto ciò vada a contrastare con la realtà, che richiede un valutatore immobiliare sempre più qualificato.

NOTIZIA da Idealista/news

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Trend casa: nel 2014 prezzi scesi del 4,2% secondo l’Istat

News da FRIMM

Trend casa: prezzi al ribasso nel 2014Da un’indagine pubblicata pochi giorni fa dall’Istituto nazionale di statistica emerge che nel corso di tutto 2014 i prezzi delle abitazioni sono diminuiti del 4,2% rispetto al 2013. Il calo, secondo l’Istat è imputabile a una riduzione del 5,0% dei prezzi delle abitazioni esistenti (dopo il -7,2% del 2013) e del 2,2% dei prezzi di quelle nuove (era -2,4% nel 2013). Dal 2010, nel 2014 i prezzi delle abitazioni sono diminuiti addirittura dell’11,5% (+0,2% per le abitazioni nuove, -16,4% le esistenti).
Scendendo nel dettaglio dell’analisi, scopriamo che nel quarto trimestre 2014, sulla base delle stime preliminari, l’indice dei prezzi delle abitazioni (IPAB) acquistate dalle famiglie, sia per fini abitativi e sia per investimento, è diminuito dello 0,8% rispetto al trimestre precedente. Il calo congiunturale interessa i prezzi sia delle abitazioni esistenti (-1,0%) sia di quelle nuove (-0,7%). Il ridimensionamento del calo in media d’anno dei prezzi delle abitazioni si è…

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AGENZIE IMMOBILIARI: IMMOBILIARE in RIPRESA

home_frimmNonostante la domanda sia ancora debole, una ripresa per il settore immobiliare è possibile. Tanto che nel 2016 si arriverà a superare le 500mila unità compravendute, grazie anche a un contestuale miglioramento del settore economico. Queste le previsioni dell’Osservatorio di Nomisma, che prevede per il prossimo futuro una stabilizzazione dei prezzi delle case.

Prezzi verso la stabilizzazione
Nel corso della conferenza “Gli italiani e il mattone: la ripresa è possibile”, il direttore Generale di Nomisma, Luca Dondi, ha sottolineato come lo sgonfiamento dei prezzi degli immobili, lascerà passo a una stabilizzazione favorita dal miglioramento dell’economia. Nel 2015 il calo dei prezzi dovrebbe essere limitato a un -2,9% per le abitazioni, mentre le compravendite dovrebbero oltrepassare la soglia delle 500.000 transazioni nel 2016.

Il mercato dei mutui
Un ruolo importante per la ripresa del settore, può essere svolto dal credito. Secondo Nomisma, pur calando nel 2014 le intenzioni di acquisto di un’abitazione (6,6% contro 8,1% del 2013), aumenta la richiesta dei mutui (73,3% contro 64,8% del 2013). Per il 2015, stima una crescista dei mutui nell’ordine del 30% per un totale di circa 32 miliardi di euro erogati. Dondi ha inoltre sottolineato come attualmente le surroghe incidono per circa il 35-40% dell’erogato, anche se questo dato è destinato a normalizzarsi.

notizia: idealista/news

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COMPRARE CASA NON E’ PIU’ UN SOGNO

Nonostante le assicurazioni del premier Renzi, a due mesi dall’entrata in vigore del jobs act, non è ancora del tutto chiaro se le banche considereranno favorevolmente i nuovi contratti di lavoro al momento di concedere un mutuo. Per scoprirlo l’Osservatorio del portale SuperMoney ha condotto una simulazione interpellando diversi istituti di crediti.

Gli istituti interpellati dall’Osservatorio SuperMoney sono Banca Sella, CheBanca!, Deutsche Bank, Intesa Sanpaolo e Unicredit. Nessuna delle banche coinvolte ha dichiarato di applicare politiche restrittive nei confronti di lavoratori assunti con contratto a tutele crescenti.

Il profilo del richiedente posto in esame è il seguente: età compresa tra i 25 e i 30 anni, con contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti, RAL 25.000 euro, valore immobile 200.000 euro.

Risultato simulazione mutui a tasso variabile:

mutui

Finanziamenti a tasso fisso

mutuotassofisso

UbiBanca, pur non avendo partecipato alla simulazione, ha comunquetenuto a precisare che fin dal 2013 si occupa di elaborare prodottifinanziari attenti agli interessi dei giovani sottoposti a forme di contratto atipiche e che la filosofia dell’istituto non muta nei riguardi di profili in possesso di un contratto di lavoro a tutele crescenti.

Tutti gli istituti coinvolti nella simulazione hanno sottolineato che nonsussiste alcuna differenza di trattamento fra lavoratori contrattualizzati attraverso la formula prevista dal Jobs Act e quelli sottoposti a modalità tradizionali di assunzione. L’unico vincolo, specificano, è dato dalla reale capacità del richiedente di soddisfare i criteri di affidabilità creditizia che ogni erogatore di finanziamenti prevede.

In nessuno dei casi analizzati nel corso della simulazione è stata richiesta la firma di un garante mentre le politiche sull’ipoteca sono le medesime previste nei regolari contratti di stipula, che consistono, di solito, in un bene immobile con iscrizione ipotecaria pari al 150% del mutuo erogato.

COMPRARE CASA

COMPRARE CASA

COSTI DI UN MUTUO – COSA CONVIENE

Mutuo Immobiliare

MUTUO Immobiliare

Non dare troppo peso al tan (tasso annuo nominale), ma prestare più attenzione al taeg (tasso annuo effettivo globale), è uno dei primi consigli che da anni si sente dare chi richiede un qualsiasi tipo di finanziamento. ancor di più vale per chi si appresta a sottoscrivere un mutuo ipotecario, che può raggiungere cifre particolarmente importanti

perfino questa non è un’accortezza sufficiente, perché alcuni dei costi che vengono sostenuti dai richiedenti rimangono fuori dal calcolo del loro noto indice sintetico. con i bassissimi tassi che si trovano oggi, ingolosirsi è facile e il rischio di sottostimare quale sia il reale costo complessivo del finanziamento è dietro l’angolo, visto e considerato che lo scopo delle banche è, per contro, cercare di non contrarre il loro margine di profitto anche quando le condizioni del mercato sono sfavorevoli alla ricerca di redditività

andando con ordine, la prima aggiunta agli interessi che sovente è collegata all’accensione di un mutuo precede la stessa. si tratta, dunque, dei costi di istruttoria. la banca alla quale ci si rivolge vorrà, naturalmente, valutare le condizioni dell’immobile che si porta in garanzia. ciò richiede il lavoro di un perito specializzato che, ovviamente, non lo svolgerà gratuitamente. la fattura che emette, in passato, era normalmente addebitata al cliente. negli ultimi anni, però, si sono moltiplicate, grazie anche al diffondersi delle banche on line, le offerte a “zero costi di istruttoria”. che non sempre significa siano annullati anche quelli di gestione della pratica. è bene stare attenti alla distinzione

differenti sono, infatti, le politiche adottate anche per quanto riguarda l’incasso delle rate, altra voce in molti casi abbattuta dall’avvento degli istituti on line. talvolta le banche addebitano una “spesa amministrativa” soltanto se il pagamento è effettuato per cassa (ormai una rarità), ma in altri casi si procede a un addebito in automatico. tale tipo di costo, se c’è, è addebitato contestualmente a ogni singola rata. se si paga mensilmente, l’ammontare complessivo rischia di essere non proprio indifferente

non esistono oneri per l’estinzione anticipata, aboliti dal 2 febbraio del 2007, per i mutui stipulati dopo quella data. in teoria restano in vigore per chi volesse anticipare la fine di un vecchio finanziamento. in pratica, buona parte delle banche esenta anche questi clienti. particolarmente antipatico è l’importo, di qualche decina di euro usualmente, che viene addebitato da alcuni istituti a chi chiede informazioni sul debito residuo. chiedere, dunque, quanto costerebbe rimborsare anticipatamente il mutuo finisce per renderlo più oneroso

fuori dal taeg resta la parcella del notaio, il cui ammontare dipende da fattori come la città nella quale si trova l’immobile e l’importo per il quale viene iscritta ipoteca. in proporzione finisce a incidere di più, sul costo globale, quanto più è contenuto l’importo finanziato

ultimamente sono soprattutto le assicurazioni da sottoscrivere che possono fare la differenza. mentre gli altri costi (soprattutto quelli degli interessi) calano, infatti, quelli per le polizze rappresentano una voce pesante, che le banche tendono a moltiplicare. obbligatorio è assicurare l’immobile oggetto di ipoteca per salvaguardarsi da incendi e altri disastri. in caso di sinistro l’assicurazione prevede un rimborso pari al costo di riedificazione dell’immobile ipotecato, con l’estinzione del debito verso la banca

che, sempre più spesso, chiede anche di sottoscrivere polizze vita. il tentativo è quello di offrire un pacchetto più completo e che diventi anche più remunerativo. ma, attenzione, anche qualora questa assicurazione aggiuntiva diventi parte degli obblighi imposti al richiedente, questi può non servirsi della soluzione offerta dalla banca, se ne trova una più favorevole offerta da compagnie assicurative differenti da quella convenzionata con quest’ultima

quest’ultima può richiedere la copertura del valore di ricostruzione, (che è minore) o di quello commerciale (che è maggiore). solo in pochi casi avviene che l’istituto si accolli il relativo costo. la condizione peggiore si riferisce all’opzione, spesso offerta, di calcolare la polizza in termini di aumento del tasso di interesse pagato per il prestito; scelta sconsigliabile, poiché comporta inevitabilmente una spesa maggiore rispetto alla soluzione del premio unico, versato al momento della stipula. comunque c’è libertà assoluta per il cliente di optare per la compagnia di assicurazione che offra le migliori condizioni

Notizia : Idealista/News

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ULTIMA CHIAMATA per INVESTIRE sul MATTONE!!

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Da qualche giorno non si fa altro che parlare dell’euribor a tre mesi entrato in terreno negativo. dopo l’indice a un mese, a finire sottozero è stato anche quello a tre mesi, al quale sono agganciati la maggior parte dei mutui a tasso variabile nel nostro paese. ma quali sono le conseguenze per il mercato immobiliare? ecco cosa ne pensa joao raposo di reorganiza con sentido intervistato da idealista news

  • l’euribor sottozero cosa significa?

uno dei principali compiti della banca centrale europea (bce) è assicurare la stabilità dei prezzi, vale a dire garantire che l’inflazione nella zona euro non si discosti molto dal 2%. con il rischio deflazione che caratterizza oggi l’eurozona, si è reso necessario intervenire per modificare il ciclo economico

la deflazione, infatti, genera nei consumatori l’idea che sia meglio rimandare gli acquisti in attesa di un ulteriore ribasso dei prezzi. ma se non c’è consumo, l’economia si ferma e la disoccupazione aumenta. per tale ragione è stato necessario un intervento drastico

con la sua politica monetaria, la bce ha spinto l’euribor con valore negativo con l’obiettivo di cercare di incoraggiare le banche a rilasciare denaro, così da far ripartire i consumi e trasformare i consumatori in uno stimolo per la crescita economica

  • in che modo le banche possono contribuire alla ripresa?

le banche ricoprono un ruolo molto importante, questo perché praticamente l’intera vita finanziaria passa attraverso gli istituti di credito. se le banche non riescono a incoraggiare il risparmio con investimenti in prodotti come i depositi a termine, ai consumatori non spetta altra scelta se non quella di cercare altri modi per investire il proprio denaro

la cosa migliore è informarsi sui settori o prodotti di investimento più interessanti. ma, per evitare situazioni potenzialmente pericolose, è opportuno conoscere molto bene i rischi associati ai prodotti e ai servizi in cui si decide di investire

  • quali sono gli investimenti possibili?

per gli investitori esperti l’euribor negativo rappresenta un incentivo alla ricerca di business che vadano al di là dei più sicuri titoli di stato o depositi. e qui entra in gioco il mercato immobiliare

con la ripresa economica e con l’incentivo bancario che presuppone un tasso negativo, rispetto ad altri prodotti finanziari gli immobili stano tornando ad essere interessanti strumenti d’investimento

Notizia: idealista/news

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